simone arveda

Simone Arveda si accomoda virtualmente nel salotto radiofonico del Fizz Show per raccontarci il libro scritto a 4 mani con Mattia Brighenti dal titolo: “La grande storia dei derby Genoa Sampdoria” (ed. Edizioni della Sera). Sempre lì, da più di sessant’anni. Stadio Luigi Ferraris, via Giovanni De Prà: sempre lì, Genoa e Samp, Doria e Genoa. La prima squadra d’Italia, arroccata nella sua nobiltà impolverata, e i nuovi arrivati, giovani e spensierati, figli di quella Genova che ignorava il resto del Paese e portava la sua bandiera in tutto il mondo. È tutto qua, il derby. Può valere una salvezza o l’Europa, può rappresentare niente e tutto assieme. Non c’è altro che conti di più, sotto la Lanterna: vincere per fare propria la città, per colorare una stagione, renderla indimenticabile, trionfare per regalarsi mesi e mesi da re. Da dogi, anzi. Che sugli spalti ci siano i distinti cinquantenni (giacca, cravatta e cappello, of course) del dopoguerra, i fumogeni che annebbiavano l’aria tra i Settanta e gli Ottanta, o ancora le monumentali coreografie dell’epoca d’oro e le enormi bandiere che riempiono oggi le gradinate, il derby di Genova muove sentimenti e passioni.

Related Articles

Leave a Reply