Claudio Pina, giornalista, ci porta in diretta sull’isola di Djerba bellissima località della Tunisia.
A poche ore di volo dagli aeroporti italiani c’è Djerba, che in arabo significa berbero (non a caso, visto che è uno dei luoghi in cui resiste ancora la lingua e la cultura degli uomini liberi del deserto). Il suo soprannome è anche “dolce”, per la sua natura per lo più selvaggia e il clima sempre soleggiato, per la sua sabbia finissima e intensa come i dolci al miele e i datteri della regione, conosciuti in tutto il mondo.
Djerba è un vero e proprio giardino sull’acqua, letteralmente sommerso da palme, fichi, mandarini, limoni e melograni, circondato da una miriade di spiagge, lungo i 133 chilometri di costa. L’isola non è male neanche per chi pratica gli sport acquatici: è il posto giusto per dedicarsi alla canoa, passando dal windsurf al kitesurf.
Djerba è famosa anche per un’altra attrattiva: nell’isola oggi si contano ben 15 centri di talassoterapia. Quest’ultima, ovvero l’utilizzo dell’acqua di mare a scopi terapeutici, è praticata lungo le coste del Mediterraneo per l’alta concentrazione di sali minerali presente. Il principio attivo è semplice, niente altro che acqua di mare: la più importante e completa acqua minerale esistente in natura. Prelevata dal mare aperto, di solito ad alcuni chilometri dalle coste, l’acqua marina viene riscaldata a 32°C e convogliata in apposite piscine. L’azione di questo tipo di terapia è antistress, antalgica, antiage. L’acqua del mare, ricca di oligominerali, aiuta a curare e prevenire problemi respiratori e malattie della pelle e rafforza le difese immunitarie.