ASMA GRAVE: FARMACO SI DIMOSTRA EFFICACE NEI BAMBINI CHE NON RISPONDO A TERAPIE

Una buona notizia per i bambini con asma grave che non rispondono alle attuali terapie: l’uso di un farmaco (dupilumab), già utilizzato nel trattamento della dermatite atopica e dell’asma negli adulti, riduce drasticamente i sintomi e gli accessi ospedalieri. I risultati dello studio multicentrico internazionale, a cui ha partecipato l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine.

Il Fizz Show ha raggiunto il dottor Vincenzo Fierro, allergologo del Bambino Gesù

LO STUDIO 

Lo studio multicentrico internazionale a cui ha partecipato il Bambino Gesù ha coinvolto 408 bambini tra i 6 e gli 11 anni con asma non controllato da moderato a grave. Si è trattato di uno studio randomizzato in doppio cieco controllato. Vuol dire che a metà dei pazienti è stato somministrato un placebo (gruppo di controllo) e all’altra metà il farmaco (dupilumab). La scelta dei pazienti a cui dare il farmaco e quelli a cui dare il placebo è stata causale (randomizzata). Né i pazienti né i medici che li hanno seguiti erano a conoscenza di quale gruppo avesse ricevuto cosa (doppio cieco). La sperimentazione è durata 52 settimane.

I RISULTATI 

Il farmaco, già in uso per il trattamento della dermatite atopica e dell’asma negli adulti, si è dimostrato estremamente efficace nel ridurre le riacutizzazioni, nel migliorare la funzione polmonare e il controllo dell’asma nei bambini. Nello specifico ha ridotto il numero di accessi ospedalieri e ambulatoriali dei bambini asmatici del 60% contro il 20% di quelli sottoposti a placebo. La spirometria è migliorata del 25% rispetto a coloro che hanno assunto il placebo. Gli eosinofili, le cellule sangue che indicano l’infiammazione allergica, sono diminuiti del 70%. Tutti i bambini che hanno ricevuto il farmaco hanno dimostrato un migliore controllo dell’asma contro il solo 30% di coloro che hanno ricevuto il placebo. La qualità di vita è migliorata del 60% sia nei pazienti che nelle loro famiglie contro il 35% di coloro che hanno assunto il placebo.

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