Il colesterolo cosiddetto “cattivo” LDL è una delle cause genetiche della SLA, la Sclerosi laterale amiotrofica. E’ una recente scoperta della Città della Salute di Torino. Questo è attualmente il più ampio studio genetico eseguito finora sulla sclerosi laterale amiotrofica.
E’ infatti stato pubblicato sull’importante e prestigiosa rivista scientifica internazionale Annals of Neurology uno studio che ha dimostrato che l’iperlipemia è un fattore di rischio genetico per la sclerosi laterale amiotrofica e che il fumo di sigaretta ed elevati livelli di attività fisica sono fattori di rischio, mentre un’attività fisica moderata ed un maggiore livello di istruzione sono fattori protettivi per la malattia. La scoperta è stata effettuata presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino in collaborazione con il National Institutes of Health di Bethesda negli Stati Uniti.
Questo studio apre per la prima volta possibilità di interventi preventivi per la SLA e permetterà anche di sviluppare nuovi interventi terapeutici di precisione, cioè specifici per gruppi definiti di pazienti.
La SLA è una malattia degenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni cerebrali e del midollo spinale che controllano il movimento muscolare volontario, compromettendo il movimento degli arti, la fonazione, la deglutizione. La SLA colpisce circa 5000 persone in Italia (delle quali circa 500 in Piemonte). Attualmente non esiste alcuna cura della SLA, ma vari fattori sono stati associati al suo sviluppo, come alcuni geni, lo stile di vita, i traumi e l’attività sportiva.
Lo studio, eseguito presso il Centro Regionale Esperto SLA dell’ospedale Molinette e dell’Università di Torino, è stato condotto dal professor Adriano Chiò, dal professor Andrea Calvo e dal loro gruppo di ricerca. Sentiamo come ci racconta il tutto il professor Chiò al Fizz Show.