Prima di intraprendere un viaggio internazionale, è consigliabile verificare di essere in regola con le vaccinazioni previste dal programma sanitario nazionale.
In base alla destinazione, alla tipologia del viaggio, alla durata della permanenza e alle condizioni di salute personali, potrebbe essere opportuno considerare ulteriori vaccinazioni per proteggersi da specifiche patologie, come il colera, l’encefalite giapponese, l’encefalite da zecche, l’epatite A, la febbre gialla, la febbre tifoide, la meningite meningococcica, la poliomielite, la rabbia o il dengue.
È fondamentale effettuare una valutazione approfondita dei rischi per ogni viaggiatore e per il viaggio stesso. Questa valutazione deve tenere conto delle caratteristiche individuali, del percorso pianificato e della meta finale, al fine di offrire consigli mirati per la gestione del rischio, promuovere la salute e prevenire potenziali complicazioni durante il soggiorno all’estero. Un’approfondita analisi anamnestica prima della partenza è essenziale per individuare i potenziali rischi in base alle condizioni di salute del viaggiatore. Ciò consente di definire strategie mirate per ridurre l’esposizione, fornendo indicazioni su comportamenti adeguati, prescrivendo eventuali profilassi farmacologiche e somministrando i vaccini più adatti.
La pianificazione delle vaccinazioni in fase di consulenza pre-viaggio deve considerare diversi fattori, tra cui l’epidemiologia e i rischi infettivi presenti nella zona di destinazione, la durata e le modalità del viaggio, lo stato di salute generale del viaggiatore e il suo specifico profilo di rischio.
Ne parliamo al Fizz Show con la dottoressa Diana Canetti, medico infettivologo dell’Unità di Malattie Infettive dell’IRCCS Ospedale San Raffaele Turro.