Le condizioni degli edifici scolastici in Italia destano forti preoccupazioni. Dati forniti da Open Polis indicano che l’età media delle strutture scolastiche nel paese supera i 50 anni, con il 59% delle scuole risalenti a prima del 1976, anno in cui sono state introdotte le normative antisismiche. Questo implica che una considerevole parte degli edifici non è stata progettata per affrontare attività sismiche, creando potenziali rischi per la sicurezza di studenti e personale docente. Inoltre, l’assenza di accurati lavori di manutenzione e di ristrutturazione potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione.
L’emergenza si fa sentire in modo più accentuato nel Mezzogiorno e nelle Isole, dove il deterioramento degli edifici scolastici è più marcato. Secondo Open Polis, il 18% delle strutture scolastiche viene definito “vetusto”, mentre solo il 13% è stato realizzato secondo le indicazioni antisismiche. Nelle grandi città, la criticità è amplificata, con edifici scolastici spesso vetusti e in condizioni precarie. A Torino, ad esempio, soltanto il 2,6% delle scuole è stato costruito dopo il 1997, mentre a Milano quasi il 97% delle strutture scolastiche risale a prima di tale anno.
Una situazione analoga si riscontra a Roma, dove solo 25 scuole su 1067 sono state edificate dopo il 1997, e a Napoli, dove solamente il 3% degli edifici scolastici è stato realizzato nei primissimi anni Duemila.
Facciamo un focus al Fizz Show con Adriana Bizzarri, Coordinatrice Nazionale Scuola di Cittadinanzattiva.