simona lo iacono

Alessandro Fizzotti intervista Simona Lo Iacono, magistrato presso il Tribunale di Catania e
cura circoli di lettura e convegni letterario/giuridici.
Fa parte dell’EUGIUS, l’associazione europea dei “giudici-scrittori” e della Società Italiana di Diritto e Letteratura (SIDL).
Simona collabora inoltre come volontaria con il carcere di Augusta dove tiene corsi di letteratura e teatro per i detenuti, onde dare attuazione all’art. 27 della Costituzione che prevede il principio rieducativo della pena. Al Fizz Show parla de “Le streghe di Lenzavacche” (ed. E/O) il suo ultimo libro.

Il Libro

A Lenzavacche, minuscolo paese della Sicilia, vivono il piccolo Felice, la madre Rosalba e la nonna Tilde. È il 1938, e sembra non esserci posto per quel bambino disabile e vivace nell’Italia ossessionata dalla perfezione fisica esaltata dal fascismo. Felice, tuttavia – frutto di un amore appassionato della madre con un arrotino di passaggio, il Santo – riesce a vivere in pienezza nonostante i disagi fisici e l’emarginazione. Perché la sua è una famiglia speciale, di sole donne, le ultime discendenti di un gruppo di “streghe” che nel 1600 trovarono rifugio proprio a Lenzavacche dopo essere state bollate come corruttrici e istigatrici del demonio. Spose abbandonate, mogli gravide, figlie reiette, donne perseguitate che decisero di riunirsi per fronteggiare eventi difficili della vita, affratellandosi in un vincolo di solidarietà umana. Accanto a lui, oltre a queste donne piene di risorse, sostenitrici zelanti del potere benevolo delle streghe, c’è il farmacista Mussumeli, donnaiolo incallito ma benigno protettore della famiglia. E infine Mancuso, il nuovo maestro della scuola elementare, giovane e innamorato della cultura, dominato da un dolore lontano. Tutti insieme si ingegnano per escogitare metodi che possano regalare a Felice movimento, parola e indipendenza. In una Sicilia viziosa e ipocrita, dove c’è sempre qualcuno pronto a giudicare, Felice e il Maestro Mancuso diventano un simbolo di coraggio e fantasia, il segno concreto di una rinascita possibile.

le streghe di lenzavacche

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