elisabetta pastore al fizz show

elisabetta pastore

Alessandro Fizzotti intervista Elisabetta Pastore, avvocato, per parlare del suo romanzo “Non respirare” edito da Frassinelli.

Il Libro

Un ritratto acuminato della generazione post-tutto: ragazzi in metropoli ostili, obbligati a lottare per se stessi e i propri sentimenti per salvarsi dal precipizio dell’emarginazione economica e morale.
Un esordio notevolissimo.
Veronica ha trent’anni, è del Sud e vive a Roma, con Marco, eroinomane. Per pagare l’affitto e mantenere il suo fidanzato, fa due lavori. Di giorno è avvocato in un importante studio della città, per pochi soldi al mese. Di notte diventa la centralinista di una hot line. Tra i muri putridi di una bettola anni Settanta nella periferia romana, si fa chiamare Jasmine e si confronta con la triste solitudine di una moltitudine di voci. Perverse, disperate, fascinose. Si divide, Veronica, tra il formalismo e la compostezza artefatta dell’ambiente legale e la spudoratezza sudicia e vile dei frequentatori notturni. Due vite in un corpo solo che faticano a restare separate e finiranno poi per incrociarsi. Non respirare è la storia di una trentenne dei giorni nostri, che inevitabilmente si scontra e si incastra con le discrasie del suo tempo, in una città che incanta, rapisce e tradisce.
È un romanzo serrato, avvincente, sensuale, che racconta quanto sia difficile trovare l’equilibrio e la libertà.

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